venerdì 24 agosto 2012

NGC7023 - Nebulosa Iride


Data Ripresa 24 agosto 2012
Pose 35x180" ISO800
Temperatura Sensore 34 C°
Integrazione 1.8 ore
Dark 20
Flat 21
Dark Flat 9


Descrizione
NGC 7023 è una nebulosa a riflessione, ossia riflette la luce di alcune stelle vicine; probabilmente la stella principale repsonsabile della sua illuminazione è proprio la stellina si settima grandezza, catalogata come HD 200775, la quale si troverebbe avvolta dalla nebulosa, assieme ad altre stelle meno brillanti nate dalle sue polveri e che vanno a formare l'ammasso aperto. La nebulosa dista da noi circa probabilmente 1400 anni luce e misura circa 6 anni luce. Fa probabilmente parte del vasto Complesso nebuloso molecolare di Cefeo.
(fonte Wikipedia)

giovedì 23 agosto 2012

NGC6960 - Nebulosa Velo


Data Ripresa 23 agosto 2012
Pose 30x180" ISO 800
Temperatura Sensore 29 C°
Integrazione 1.5 ore
Dark 10
Flat 21
Dark Flat 20
Bias 20

Descrizione
La nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest'oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono dei debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s; nelle foto a lunga posa o con un CCD si distinguono diversi filamenti disposti in tre gruppi principali: il più ad ovest è quello di NGC 6960 (C 34), in direzione della brillante stella 52 Cygni; il secondo, poco più ad est, è formato dalle nebulose NGC 6974 e NGC 6979, disposto con la concavità ad est come il precedente; l'ultimo, ad est, è formato dalle sezioni NGC 6992 (C 33) e NGC 6995 (ai quali si aggiunge IC 1340), orientato in modo speculare rispetto agli altri due. Questa parte è conosciuta pure come Nebulosa Rete (Inglese Network).
Si pensa che nel giro di pochi millenni questa "meraviglia" del cielo boreale scomparirà, perché ad una grande velocità di espansione corrisponde pure un elevato indice di dispersione della sua materia, che presto esaurirà la sua energia ricevuta durante l'esplosione, e si disperderà nel mezzo interstellare, "quasi" senza lasciare traccia.
(fonte Wikipedia)


martedì 14 agosto 2012

M57 - Nebulosa Anello


Data Ripresa 14 agosto 2012
Pose 6x140" ISO 800
Temperatura Sensore 34 C°
Integrazione 0.2 ore
Dark 18
Flat 0
Dark Flat 0
Bias 12

Descrizione
La nebulosa si trova a circa 2300 anni luce dalla Terra. Possiede una magnitudine apparente di 8,8 e una magnitudine fotografica di 9,7. In un periodo di 50 anni, il tasso di espansione è di circa 1 secondo d'arco • secolo, che corrisponde alle osservazioni spettroscopiche di 20–30 km. M57 è illuminata da una nana bianca centrale di magnitudine 15,75 (variabile), la cui massa è circa 1,2 M.
Tutte le parti interne di questa nebulosa hanno una colorazione tendente al blu-verdastro, causata dall'ossigeno doppiamente ionizzato (O2-) alla linea di emissione di 495,7 e 500,7 nm. Queste linee si riscontrano solo in condizioni di densità molto bassa, equivalente ad appena pochi atomi per centimetro cubo. Nelle regiori più esterne dell'anello, parte della colorazione rossa è causata dalle linee di emissione dell'idrogeno, a 656,3 nm, che forma parte della serie di Balmer di linee. Le linee dell'azoto ionizzato (N II) contribuiscono al colore rossastro a 654,8 e 658,3 nm

M57 è un esempio di quella classe di nebulose planetarie note come nebulose bipolari, caratterizzate da una simmetria assiale bilobata, mostrando così una struttura ad anello se osservata lungo il suo maggiore asse di simmetria. Appare essere uno sferoide molto allungato con forti concentrazioni di materiale lungo l'equatore; dalla Terra l'asse di simmetria si osserva a circa 30°. Si stima che la nebulosità osservata si stia espandendo da circa 1.610±240 anni.
Studi sulla struttura mostrano che questa planetaria presenta dei nodi caratterizzati da una simmetria ben sviluppata. Tuttavia, queste sono solo delle forme visibili contro l'emissione di fondo dell'anello equatoriale della nebulosa. M57 potrebbe includere al suo interno delle linee di emissione N II situate nelle punte dei nodi di fronte alla stella centrale; tuttavia, molti di questi nodi sono neutri e appaiono solo nelle linee di estinzione. La loro esistenza mostra che sono probabilmente situati solo molto vicino al fronte di emissione, similmente a come avvien enella nebulosa IC 4406 visibile nella costellazione del Lupo. Alcuni di questi nodi mostrano delle code ben sviluppate talvolta osservabili pure direttamente nello spettro visibile
(fonte Wikipedia)