domenica 22 luglio 2012

M27 - Nebulosa Manubrio


Data Ripresa 21 luglio 2012
Pose 17x120" ISO 800
Temperatura Sensore 33 C°
Integrazione 0.6 ore
Dark 14
Flat 30
Dark Flat 0
Bias 30

Descrizione
La nebulosa dista circa 1360 anni luce dalla Terra, è di magnitudine apparente 7,4, ha un diametro apparente di circa 8 arcominuti e un'età stimata di 9800 anni; la sua forma ricorda quella di uno sferoide prolato ed è vista lungo la linea prospettica del piano equatoriale. Nel 1992 è stato determinato che il tasso di espansione sul piano del cielo di questa nebulosa non è superiore ai 2,3' al secolo: in conseguenza a ciò, può essere determinato un limite di età massima che si aggira sui 14.600 anni. Nel 1970 fu invece calcolata la velocità di espansione reale, pari a 31 km/s. Dato che l'asse maggiore ha un raggio di 1,01 anni luce, l'età cinematica della nebulosa sarebbe di 9800 anni.
Come in molte altre nebulose planetarie vicine a noi, anche in M27 sono facilmente visibili dei nodi; la sua regione centrale è segnata da un livello di nodi oscuri e brillanti, associati con dei filamenti. I nodi presentano una vasta gamma di morfologie, andando da quelli simmetrici con code a filamento fino a quelli asimmetrici e privi di coda. Similmente a quanto osservato anche nella Nebulosa Elica e nella Nebulosa Eschimese, le teste dei nodi hanno delle cuspidi luminose, corrispondenti ad aree di locali fronti di fotoionizzazione
(fonte Wikipedia) 

martedì 17 luglio 2012

M8 - Nebulosa Laguna


Data Ripresa 17 luglio 2012
Pose 18x180" ISO 800
Temperatura Sensore 33 C°
Integrazione 0.9 ore
Dark 20
Flat 30
Dark Flat 0
Bias 20

Descrizione
La Nebulosa Laguna appartiene al braccio di spirale galattico immediatamente più interno rispetto al nostro, il Braccio del Sagittario; dista circa 4100 anni luce dalla Terra ed è sede di alcuni oggetti e fenomeni astronomici interessanti, come ammassi aperti (vedi NGC 6530), regioni di formazione stellare, nebulose oscure, giovani stelle, gas caldi. Il nome "laguna" deriva dalla nube di polvere visibile ad est dell'ammasso aperto centrale.
La Nebulosa Laguna si estende nel cielo per 90'x40', che ad una distanza di 4100 anni luce equivalgono a 110x50 anni luce di estensione; al suo interno si osservano diversi globuli di Bok, ossia nubi di materiale protostellare collassato; i più notevoli di questi sono stati catalogati dal Barnard come B88, B89 e B296.
La nebulosa contiene anche una struttura nota come "Nebulosa Clessidra" (nome datole da John Herschel), che però non è da confondere con la omonima nebulosa planetaria, nella costellazione della Mosca. Nel 2006 sono stati scoperti all'interno della "clessidra" i primi quattro oggetti di Herbig-Haro, fra i quali spicca HH 870: questa scoperta fornisce la prova che nella regione sono attivi e persistenti i fenomeni di formazione stellare.
(fonte Wikipedia)

venerdì 13 luglio 2012

M16 - Nebulosa Aquila



Data Ripresa 13 luglio 2012 - 14 luglio 2012
Pose 13x300" ISO 800 - 18x180" IS O800
Temperatura Sensore 34 C° - 36 C°
Integrazione 2.0 ore
Dark 15
Flat 29
Dark Flat 0
Bias 20

Descrizione
La causa principale della ionizzazione dei gas della nebulosa, e quindi della sua luminosità, sono le grandi stelle massicce dell'ammasso aperto NGC 6611, che si trova al suo interno; le stesse hanno anche modellato col loro vento stellare le nubi circostanti, causando delle lunghe strutture a chioma qualora il vento incontrasse delle regioni nebulose ultradense: è questo il caso ad esempio dei famosi Pilastri della Creazione o Proboscidi d'Elefante, che hanno conferito il nome "Aquila" alla nebulosa e che sono state rese famose dalle immagini del Telescopio Hubble. Sebbene non siano così dense come originariamente creduto, queste strutture mostrano delle evidenze di protrusioni, denominate EGGs (acronimo di Evaporating Gaseous Globules, globuli gassosi in evaporazione), alcune delle quali sarebbero associate a degli oggetti stellari giovani, un segno questo che i fenomeni di formazione stellare sono ancora in atto.
L'ammasso centrale contiene stelle disperse su una regione di circa 14', con un'elevata concentrazione nelle regioni fino a 4' dal centro geometrico; molte di queste sono ancora in fase di pre-sequenza principale, mentre le componenti più brillanti sono delle supergiganti blu. La massa delle componenti varia fra 2 e 85 M, mentre l'età dell'ammasso è stata stimata di circa 2-3 milioni di anni.
(fonte Wikipedia)

martedì 10 luglio 2012

M20 - Nebulosa Trifida


Data Ripresa 10 luglio 2012
Pose 25x120" ISO 800
Temperatura Sensore 38 C°
Integrazione 0.8 ore
Dark 9
Flat 20
Dark Flat 0
Bias 10

Descrizione
La Neblosa Trifida dista circa 5.000 anni luce dalla Terra, venendosi così a trovare nel Braccio del Sagittario, ossia il braccio di spirale immediatamente più interno del nostro. La singola stella massiva visibile al centro è fonte della gran parte dell'illuminazione dell'intera nebulosa; ha un'età stimata di circa 300.000 anni, che ne farebbe la più giovane regione di formazione stellare conosciuta.
Le stelle che eccitano i suoi gas sono giganti blu di classe spettrale O e di magnitudine assoluta pari a -5, dell'età di circa 7 milioni di anni; i vari colori sono dati dai diversi elementi: il rosso è tipico dell'idrogeno, mentre l'azzurro dell'ossigeno. Le bande oscure sono invece polveri e gas freddi e non illuminati.
Alla lunghezza d'onda di 9,4 cm la nebulosa emette onde radio, causata dalla collisione fra elettroni e protoni, che generano calore fino a raggiungere temperature di 10.000 K. Al centro si trova la stella ADS 10991, una stella tripla con componenti di magnitudine 7,6, 10,7 e 8,7.
Il Telescopio Spaziale Hubble ha mostrato nella nube una regione di polvere e gas, una "culla di stelle" piena di embrioni di stelle. Questa nube dista circa 8 anni luce dalla stella centrale della nebulosa. Il piccolo e stretto getto che sporge dalla testa della nube in direzione dell'angolo superiore sinistro è grande circa tre quarti di anno luce (cioè circa 7.000.000.000.000 km). La fonte del getto è un giovanissimo oggetto stellare nascosto dentro la nube. I getti come questo sono i "gas di scarico" della formazione stellare.[4]
La foto mostra anche un "gambo" (l'oggetto a forma di dito alla destra del getto). Questo gambo rappresenta un notevole esempio di EGG (Evaporating Gaseous Globules, Globuli Gassosi in Evaporazione) che è sopravvissuto perché sulla sua punta c'è un nodo di gas sufficientemente denso da resistere alla corrosione della potente radiazione stellare. L'immagine è stata presa l'8 settembre1997, è in falsi colori ed è il risultato della combinazione di 3 distinte immagini: filtro atomi di idrogeno, zolfoionizzato e ossigeno doppiamente ionizzato
(fonte Wikipedia)